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L’Italia Ospite d’onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Intervista con Mauro Mazza: ‘’La cultura che unisce, incontro tra tradizione e modernità’’. L'editoria italiana rappresentata da oltre 230 espositori

13 ottobre 2024

Mauro Mazza, scrittore e giornalista di lungo corso, è il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell'Italia quale ospite d'onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024 dal 15 al 20 ottobre.

Non succedeva dal 1988, anno in cui venne inaugurato ufficialmente, proprio con l'Italia, l'attuale formato che, all'interno del programma della Buchmesse, assegna un posto speciale a un Paese o a una regione linguistica. Newsmadeinitay lo ha intervistato.

E allora, Mazza, abbiamo avuto anche la benedizione papale sulla partecipazione dell'Italia alla Buchmesse d Francoforte?

"Beh, non esageriamo…Come ho scritto su Instagram pochissimi giorni fa, sono molto grato per l'udienza privata che Papa Francesco ha voluto concedermi al Palazzo Apostolico. E certamente ho colto l'occasione per parlargli di come l'Italia sarà Ospite d'Onore alla Buchmesse di Francoforte proprio nell' anno della sua Lettera sul ruolo della letteratura nella formazione. Il Papa ha trovato che il nostro motto 'Radici nel futuro' è molto affine a tanti discorsi e documenti del suo magistero. L'Italia a Francoforte vuole offrire un'immagine della cultura come luogo d'incontro tra tradizione e modernità e di confronto tra molteplici sensibilità.

Papa Francesco ha anche apprezzato l'immagine della ragazza sulla calla realizzata per il nostro manifesto da Lorenzo Mattotti.  È stato bello, in un momento privato, essere incoraggiati da una delle massime autorità morali del nostro tempo e sicuramente porterò nel cuore le parole di Papa Francesco perché un progetto così importante per la cultura italiana dia buoni e duraturi frutti". 

 Il manifesto, il logo, il motto: tre scelte importanti…E poi un video emozionale…

 "Sì. Il logo è formato da un libro tricolore da cui spunta un germoglio: la cultura che genera frutti. E' un simbolo che rappresenta l'importanza che la letteratura riveste nella cultura italiana ma è anche l'auspicio che l'Italia, in qualità di Ospite d'Onore, possa essere come il germoglio del logo: una giovane foglia che diventerà una pianta e darà bei fiori e buoni frutti. Quanto al motto «Radici nel futuro»: è un ponte fra l'orgoglio del proprio passato e lo sguardo rivolto al nostro domani. Il motto vuole trasmettere questo sentimento del tempo nelle sue tre dimensioni: il passato come memoria, il presente come scintilla creativa per prendere il meglio dalle nostre tradizioni e proiettartici verso il futuro che speriamo positivo.

Il video emozionale in tre minuti racconta al mondo l'Italia migliore. Una bambina, che simbolizza gli adulti di domani, si muove tra i libri antichi della Biblioteca Angelica di Roma; la pagina di un libro vola per il Paese, da Nord a Sud, sulla voce di Roberto Pedicini, in un collage di passi celebri della nostra letteratura. Dante, Leopardi, Pirandello, Pavese...

 I confronti non sono mai piacevoli, ma come la mettiamo con l'eredità del 1988?

L'eredità del 1988 è piuttosto ingombrante. Trentasei anni fa alla Buchmesse, come ospite d'onore, schierammo come frontman un gigante come Umberto Eco. Oggi abbiamo come testimonial, all'apertura, tre nomi pesanti: il fisico Carlo Rovelli, la scrittrice Susanna Tamaro e il filosofo Stefano Zecchi. Saranno loro a guidare idealmente la non piccola pattuglia di un centinaio fra romanzieri, storici, saggisti da noi scelti tra i nomi proposti dagli editori italiani. E' una scelta che, come tutte le scelte, lascia sicuramente fuori qualcuno, ma sono convinto che rappresentano il meglio della nostra editoria contemporanea. Mi piacerebbe, comunque, che con Francoforte '24 lasciassimo un segno riconoscibile, come avvenne nel 1988".

 Un segno già molto riconoscibile è quello del design del padiglione italiano affidato allo studio Stefano Boeri Interiors.

Il padiglione Italia occupa 2.300 metri quadrati e nasce da un'idea condivisa con lo storico dell'arte Giovanni Agosti. In coerenza con il motto "Radici nel futuro" si ispira alla piazza come principio generatore della città italiana. In essa i visitatori della Fiera possono scoprire le ultime novità editoriali e letterarie, muovendosi tra i tavolini, i portici e gli androni  di una vera e propria piazza centrale, coronata da una serie di elementi architettonici tra i quali i gradini che ne circoscrivono l'area e che diventano diventando sedili sui quali distribuirsi in maniera libera e spontanea, come accade nelle piazze dei centri storici italiani.  La piazza disegnata per la Fiera di Francoforte da Stefano Boeri (sì, quello del Bosco verticale di Milano, ndr) sarà il cuore pulsante del ricco palinsesto di appuntamenti, letture e incontri dei quattro giorni della Fiera. Nello studiolo rinascimentale, invece, gli oggetti del catalogo Treccani popoleranno l'ambiente dominati da un'installazione interattiva centrale: un portale sulla cultura italiana e sul ricco patrimonio iconografico della Grande Enciclopedia Italiana, oggetto di un progetto di digitalizzazione e valorizzazione del sapere.

Ognuna delle stanze perimetrali ospiterà esposizioni o attività pensate per avvicinare il pubblico internazionale ad alcune delle più rilevanti espressioni contemporanee della cultura italiana. La selezione dei contenuti prevede un'ampia varietà di presenze culturali. Due sale adiacenti esporranno "Sotto un cielo antico", la mostra curata dal MiC in cui osservare le più grandi opere di arte antica appartenenti ai musei nazionali italiani. Una stanza sarà dedicata a Il Principe di Niccolò Machiavelli e una successiva racconterà Aldo Manuzio, considerato tra i più grandi editori di tutti i tempi e il precursore del libro in formato tascabile.

Non manca il Library of 600 books, che raccoglie 600 volumi tradotti dal tedesco all'italiano e che, come da tradizione, al termine della manifestazione, saranno donati al Paese Ospite d'onore.

Dalle anticipazioni abbiamo visto che non manca il Caffè letterario con uno sguardo agli audiolibri.

Sì. Abbiamo una stanza, Reading in the dark, che è un'installazione audio al buio, concepita sia per convogliare la sensibilità dei visitatori verso la lettura per i non-vedenti sia per avvicinare il pubblico all'esperienza degli audiolibri. Il Caffè Letterario sarà un piccolo auditorium destinato a conferenze e incontri che saranno occasione di conoscenza, dialogo e arricchimento reciproco. Ma guardiamo anche al 2025, con una stanza, GO!25, dedicata a celebrare Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura e simbolo del legame culturale tra Slovenia e Italia, ma anche dei possibili ponti che si possono gettare in questa Europa minacciata da una guerra insensata.

Ma che immagine dell'Italia volete trasmettere?

"Un'immagine aperta, plurale, ricca di parole e di immagini. Ma anche un'idea di speranza, visti i giorni che stiamo vivendo. Di sicuro io penso alla cultura come un confronto, senza alcuna esclusione, né di libri né di autori. Un tempo la politica era brava a piegare la cultura sulle ideologie, ora dobbiamo sollevare la politica con la forza delle idee. Sono convinto che la cultura unisce anche dove tutto il resto divide, distanzia o contrappone. E lo vedremo qui alla Buchmesse dalla ricchezza dei confronti,  dall'abbondanza dei generi, dalla varietà dei profili dei relatori. 'La cultura che unisce' è il fulcro attorno al quale ruotano tutte le iniziative della presenza italiana alla Buchmesse. Come scrisse il filosofo Hans-Georg Gadamer: 'La cultura è l'unico bene dell'umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande'".

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Appuntamento, dunque, il 15 ottobre alle 17 alla Buchmesse di Francoforte 2024 con l'Italia Ospite d'Onore e con l'esibizione al pianoforte di Frida Bollani Magoni.  Attesi gli 'assolo' il 17 ottobre di Claudio Magris e il 18 di Alessandro Baricco. Non potrà esserci il 19 ottobre, come previsto, Dacia Maraini per un incidente al polso e che necessita di fisioterapia giornaliera.
    Nell'agenda degli appuntamenti, gli incontri con 19 'testimoni del tempo', ospiti invitati direttamente dal commissario straordinario Mazza (tra cui Pupi Avati, Stefano Boeri, Stefano Bray e Umberto Vattani), impegnati in 11 dibattiti sull'attualità e i grandi temi della nostra epoca.

    Il ministro Giuli e la ministra Roth saranno presenti all'apertura del 15 e anche all'inaugurazione, il 16 ottobre, dello Stand Collettivo Italiano alla Buchmesse, organizzato da Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con Associazione Italiana Editori. Sarà uno stand record: esteso su 668 metri quadrati e accoglierà 131 espositori, 7 Regioni (Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Veneto) e la Provincia Autonoma di Bolzano.
    L'editoria italiana sarà rappresentata da oltre 230 espositori, case editrici o agenti letterari presenti con propri stand o all'interno dello Stand collettivo. Ventuno gli incontri del programma professionale che coinvolgono tutta la filiera del libro italiano a confronto con professionisti internazionali.

 

 

 

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