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Arte contemporanea lungo i Cammini della spiritualita' nel Lazio

04 febbraio 2020

Si e' concluso, al Maxxi , Museo nazionale delle arti del XXI secolo, di Roma, il progetto avviato nel 2017 dalla Regione Lazio per la realizzazione e l'installazione di opere d'arte contemporanea lungo i Cammini della spiritualita'

Il progetto ha lo scopo di valorizzare il territorio sottolineando il forte significato religioso che lo pervade. All'interno del maxi progetto, ne sono stati selezionatii sette, scelti tra i 35 partecipanti all'avviso pubblico, finanziati dalla Regione Lazio con un importo di 150 mila euro.

La selezione e' stata effettuata da un'apposita commissione con la partecipazione esterna dell' esperto, Bartolomeo Pietromarchi , direttore del Maxxi.

Le opere d'arte installate interagiscono armoniosamente con il paesaggio naturale dei quattro cammini regionali, quali: la Via Francigena, a nord del Lazio, dal confine con la Toscana a Roma; la Via Francigena a sud del Lazio, da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la Campania e il Molise; il Cammino di San Francesco, dall'Umbria a Roma, attraverso la Valle Santa reatina ; il Cammino di San Benedetto che attraversa il Lazio interno, da Leonessa a Montecassino.

Di seguito i sette progetti vincitori

MERIDIANI

di FRANCESCO ARENA, CHIARA CAMONI, GIORGIO ANDREOTTA CALÒ

Realizzazione a cura di: Gruppo Internazionale Affari G.I.A. srl Leonessa (RI), Rocca Massima e Cori (LT)

propone l'idea della restituzione dello spazio naturale ad una dimensione spirituale lenta e morbida, attraverso la proposizione di coordinate geografiche che rendano il territorio intensamente leggibile per chi vuole percorrerlo in cerca di senso.

Francesco Arena riproporrà una distanza ideale pari a quella che percorrono i migranti attuali da sud verso nord. A 113 km l'una dall'altra lungo la Via Francigena del Sud, sarannno collocate due parti di una stessa opera, un cilindro diviso a metà.

Sempre lungo la Via Francigena del Sud, Chiara Camoni ubicherà una piazzola di sosta per viaggiatori a piedi e a cavallo, spazio di socialità che invita a riappropriarsi del capolavoro organico italiano, il paesaggio, ancora oggi bene comune in grado di restituire eguaglianza estetica. Infine, Senza titolo (Gloria) di Giorgio Andreotta Calò è un'opera articolata in tre parti: un cammino compiuto nell'arco di un mese dall'artista - a piedi e in solitaria - da Venezia ad Amatrice; un segno tangibile di questo percorso lasciato a Leonessa sul tradizionale Cammino di San Benedetto; e infine un libro d'artista. Percezione della precarietà, senso dell'abitare e ricostruzione di una comunità: queste le riflessioni che animano il cammino. La nozione di motus, movimento, viene quindi indagata e tradotta attraverso il gesto del camminare ma al contempo in riferimento al terrae motus fino a quel moto di spirito, legato alle istanze ed alle urgenze del presente.

THREE GATES OF IN‐PERFECTION

di DAVIDE DORMINO, GOLDSCHMIED & CHIARI, GIANCARLO NERI, ANGELO CRICCHI

Realizzato da: Fondazione Allori in collaborazione con Associazione Culturale Bianca Campagnano di Roma e Formello (RM)

Tre installazioni site specific, coordinate e curate dall'artista e fotografo Angelo Cricchi. La prima "porta" o "gate", Atlante, di Davide Dormino rappresenta nel marmo, a dimensioni amplificate, la vertebra di ricongiungimento tra il corpo e la testa dell'uomo, anello di congiunzione e sostegno, nonché finestra aperta sul paesaggio della Valle del Sorbo. Il Dialogo Infinito di Giancarlo Neri rappresenta il confronto del viaggiatore con l'alterità con due grandi sedie posizionate su un prato poco distante dal Santuario della Madonna del Sorbo. La Connessione delle artiste Goldschmied & Chiari rappresenta, invece, il confronto del viaggiatore con l'infinito e la dimensione interiore del cammino, con un'ampia seduta circolare in legno. Il percorso sarà completato dall'Epilogo di Cricchi, una mostra documentaria video-fotografica permanente ospitata all'interno del Santuario della Madonna del Sorbo. Opera nell'opera, l'intervento artistico curatoriale di Cricchi è un racconto di viaggio degli artisti lungo la Via Francigena e al contempo uno strumento atto a facilitare la fruizione, la comprensione e l'accesso alle opere esposte nel territorio.

VIA DEI CANTI

Tre opere di LAURA BIANCHINI e LICIA GALIZIA

Realizzazione a cura di: Centro Ricerche Musicali - CRM di Roma, Trevi nel Lazio (FR)

Incastonate in tre diversi luoghi del centro storico, le opere ridisegnano lo spazio pubblico in maniera visiva e acustica. La scelta dei siti è stata dettata dall'analisi della vita del borgo e dalle suggestioni dell'artista Laura Bianchini (compositrice), originaria di Trevi nel Lazio, in collaborazione con Licia Galizia (artista visiva). Le forme ed i materiali delle tre opere permanenti scaturiscono non solo da un pensiero rispettoso del paesaggio, ma anche da un approccio innovativo nell'impiego di complesse tecnologie, sensori, software, sistemi di diffusione audio (Planofoni®) che animano le opere rendendole interattive e adattive.

VIANDANTE

di ANDREA AQUILANTI, LEONARDO PETRUCCI

Realizzazione a cura di: Accademia Nazionale di San Luca Viterbo

Nel sottopasso del centro storico di Viterbo due opere di Andrea Aquilanti riflettono sul concetto di itinerario spirituale attraverso la riproposizione di un movimento reale o suggerito. Nella parte superiore del muro sarà dipinta l'immagine della Scala Santa adiacente alla Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma cui si sovrapporrà la proiezione in presa diretta dei passanti. Il secondo intervento è composto da due lunghe opere disposte frontalmente e realizzate a partire da stampe fotografiche manipolate dall'artista, che raffigurano i due lati speculari di via di Porta Angelica e di via della Conciliazione. L'opera di Leonardo Petrucci prosegue l'idea di tensione motrice sintetizzando l'eredità storica e culturale della via Francigena in una scultura che verrà disposta nel Parco delle Piscine Carletti: un grande masso in travertino attraversabile dai visitatori, sulle cui facciate sarà inciso il primo documento che ha consentito l'identificazione di questo Cammino.

LO SPAZIO DEL CIELO

di ALFREDO PIRRI, ELENA MAZZI, TEODOSIO MAGNONI, MATTEO NASINI

Realizzazione a cura di: Società Cooperativa Culture Viterbo, Vetralla, Caprarola e Sutri (VT)

Il titolo deriva dalla radice del termine contemplazione ovvero dal latino cum templum: "nel mezzo dello spazio del cielo", lo spazio tracciato dagli antichi aùguri per trarre presagi dal volo e che quindi rappresenta la geografia sacra del paesaggio.

Le 4 opere che compongono il progetto, curato da Marco Trulli/Cantieri d'Arte, saranno realizzate lungo un percorso ad anello e rappresenteranno altrettanti punti di riferimento simbolici in grado di illuminare il percorso come lanterne (con Alfredo Pirri all'Ex Terme INPS di Viterbo), risuonare nel paesaggio (Matteo Nasini nella riserva naturale del Lago di Vico), orientare il passo (Teodosio Magnoni nel parco archeologico di Sutri) e riflettere sul palinsesto di stratificazioni geologiche e sociali del territorio (Elena Mazzi nell'area del Fossato Callo di Vetralla) per interrompere la temporalità ordinaria ed aprire un varco ad una dimensione contemplativa, di comprensione e osservazione del paesaggio.

LE RADICI AUREE

di MARIAGRAZIA PONTORNO

Realizzazione a cura di: Fondazione Mondo Digitale -Rivodutri (RI): Faggio di S. Francesco

Il luogo individuato per realizzare il progetto è il percorso che conduce al Faggio di Rivodutri, in provincia di Rieti, da poco entrato nel registro degli alberi monumentali e storica meta di pellegrinaggio. La leggenda narra infatti che il faggio si modificò geneticamente per proteggere Francesco durante un temporale e che il santo lasciò una impronta sulla roccia lì accanto, ancora oggi venerata.

Proprio nel sentiero che porta al Faggio Mariagrazia Pontorno posizionerà tre sculture in bronzo, realizzate con i ragazzi del territorio e immaginate come simboliche protesi delle radici dell'albero sacro, snodandosi lungo la strada in funzione anche di sedute per i pellegrini in cammino.

EPIFANIE

di RENZOGALLO, ANDRECO

Realizzazione a cura di: Quasar Progetto srl -Acquapendente e San Lorenzo Nuovo (VT)

Ad Acquapendente, su di un muro di contenimento prossimo all'antica Porta della Ripa, Andreco realizzerà con i giovani del posto un intervento pittorico, Il Benvenuto, che prende ispirazione dalla flora locale e dall'elemento simbolico per eccellenza del pellegrino: il bastone.

Dalla seconda tappa in poi, nel comune di San Lorenzo Nuovo, le opere saranno realizzate da Renzogallo: La Partenza, una piazzola scultorea in prossimità dello stadio; Il Cammino, con schegge di marmo policromo che via via si perdono nel terreno erboso a simboleggiare le emozioni di chi si accinge al viaggio e la natura che inizia a imporsi; L'Incontro con una serie di stele metalliche, disseminate irregolarmente che rappresentano la diversa umanità; La direzione che, indica la strada in un punto dove è facile il disorientamento. Infine, La Testimonianza che, con un pozzo pieno di pietre colorate, simboleggia il passaggio di varie etnie, religioni, umanità senza religione ma con senso religioso della vita.

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