Menu
E' positivo il primo bilancio delle iniziative italiane con le missioni della premier Giorgia Meloni nell'ambito delle quali si sono svolte quelle del Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, all'indomani del varo del Piano Mattei.
Si tratta di una nuova fase di collaborazione tra l'Italia ed i Paesi africani, imperniata su investimenti e progetti comuni in piú settori: da quello energetico a quello della salute pubblica, dalle infrastrutture al clima, e dalla formazione alla migrazione.
Il governo italiano ha stanziato 5,5 miliardi di euro, provenienti dal fondo italiano per il clima e da quello per la cooperazione allo sviluppo, a traino di un piano quadriennale, detto "piano Mattei per l'Africa", che intende coinvolgere un numero significativo di paesi africani (dal Marocco al Kenya, dall'Algeria al Mozambico, dall'Egitto all'Etiopia, dalla Repubblica democratica del Congo e Mozambico) e una pluralità di attori, tra cui importanti società partecipate quali Eni, Enel, Fincantieri, e Leonardo.
L'obiettivo del governo, è quello di creare un partenariato "paritario e non predatorio" che porti benefici a tutti gli attori coinvolti, visto che l'Africa e l'Europa hanno un "destino comune", in cui l'Italia ambisce a svolgere una funzione di "ponte". Il "piano Mattei per l'Africa" è stato presentato come punta di diamante di una più vasta strategia di svolta verso il sud globale, capace di guardare oltre al Mediterraneo e ingaggiare quei paesi emergenti dell'Africa che più spingono per il riconoscimento del continente nelle sedi istituzionali mondiali, a partire da quel G7 di cui l'Italia ha avuto sino a giugno scorso il semestre di presidenza.
E' proprio l'Africa, per indirizzo politico della presidenza italiana, è stato uno degli obiettivi strategici del vertice G7 in Puglia. In questo contesto il Piano Mattei per l'Africa ne è uscito rafforzato per la sinergia condivisa con i progetti omologhi di Stati Uniti, ovvero la Partnership for Global Infrasructure and Investment, e dell'Europa, ovvero il Global Gateway, il piano europeo alternativo alla " Via della seta".
La strada alle intese con i governi africani, nell'ambito del Piano Mattei, è stata tracciata dalla premier nelle sue visite dalla fine del 2023 e i primi mesi del 2024. Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha cominciato con una missione in Egitto dove ha presieduto due workshop di alto livello tra istituzioni e imprese dei due Paesi, sulle energie rinnovabili e sul digitale. Lo sviluppo dell'economia digitale è stato al centro di un incontro con il ministro delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell'Informazione della Repubblica Araba d'Egitto, Amr Talaat: in particolare la realizzazione di un IA HUB per lo Sviluppo Sostenibile in Africa, come indicato nella dichiarazione ministeriale del vertice G7 dei ministri dell'Industria il 14 marzo a Verona.
I ministri hanno inoltre approfondito la cooperazione tra i due Paesi nella connettività e, in particolare, riguardo i cavi dati sottomarini. L'Egitto ospita infatti il 90% dei cavi dati Est/Ovest, che collegano il Mediterraneo al Mar Rosso, e sta investendo massicciamente nell'espansione della rete, rendendolo un partner strategico per l'Italia nell'economia digitale nell'ambito dell'attuazione del Piano Mattei per l'Africa. Sarà avviato anche un piano d'azione su materie prime critiche ed è stato siglato un memorandum d'intesa tra le agenzie agenzie spaziali di Italia ed Egitto su investimenti, ricerca e sviluppo tecnologico al fine di favorire investimenti e partnership a lungo termine.
A Tripoli, in Libia, è stato firmata una dichiarazione congiunta finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nei settori energetico, delle materie prime critiche e della tecnologia green. Tale intesa è finalizzata a facilitare investimenti diretti e iniziative congiunte tra le imprese dei due Paesi, esplorando forme di cooperazione nell'ambito della duplice transizione ambientale e digitale, attraverso lo scambio di informazioni conoscenze nel campo della ricerca, dell'innovazione applicata all'industria manifatturiera e la formazione di nuove competenze.
Le sinergie previste dall'accordo riguardano anche il settore minerario, con un focus specifico sulle materie prime critiche, "che rappresentano la nuova frontiera dell'industria e su cui Italia e Libia vogliono impegnarsi nello sviluppo di uno specifico contesto industriale. Il nostro Paese è pronto a mettere a disposizione il suo know-how ingegneristico e imprenditoriale per avviare sinergie che possano guardare ad accordi di collaborazione win-win, volti all'estrazione e alla lavorazione in Libia, a beneficio di entrambe le nazioni" ha affermato Urso.
Sono state inoltre affrontate le sinergie nel campo siderurgico, con un focus sugli investimenti di imprese italiane in Libia, e del trasferimento di competenze nella tecnologia digitale, anche attraverso l'AI Hub per lo sviluppo sostenibile in cooperazione con l'UNDP, come indicato nella dichiarazione ministeriale del vertice G7 dei ministri dell'Industria, Tecnologia e Digitale realizzato il 14 e 15 marzo a Verona e Trento.
A Tunisi è stata firmata una dichiarazione congiunta finalizzata alla promozione di iniziative di collaborazione economica e industriale nell'ambito dell'Intelligenza artificiale e della ricerca nella transizione digitale, in piena coerenza con i principi del Piano Mattei che vede nella Tunisia un Paese d'interesse prioritario per le azioni di sviluppo.
La dichiarazione mette al centro il progetto di costituzione di un hub sull'Intelligenza Artificiale per lo Sviluppo Sostenibile, come previsto dalla ministeriale G7 di Verona sull'industria presieduta da Urso, che fungerà da catalizzatore degli ecosistemi di Intelligenza Artificiale nel continente africano, nell'ottica di favorire sinergie importanti per accompagnare lo sviluppo digitale.
E' stato deciso anche di costituire un "Gruppo di lavoro per lo sviluppo delle nuove tecnologie", focalizzato sui temi delle infrastrutture dei cavi sottomarini per la trasmissione di dati sul piano intercontinentale e sullo sviluppo dell'intelligenza artificiale attraverso l'IA Hub.
"La Tunisia per la sua posizione geografica può svolgere, insieme all'Italia, un ruolo chiave nella connettività tra Europa e Africa" ha detto Urso. "Il nostro Paese, con le proprie connessioni portuali, energetiche e tramite le infrastrutture via cavi con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo, vede nella Tunisia un partner fondamentale per lo sviluppo dell'intera area".
Al centro del confronto con ministri del governo tunisino i temi relativi alle materie prime critiche, all'energia rinnovabile e alla connettività tra le due sponde del Mediterraneo, nonché le priorità in tema di approvvigionamento energetico.
In Eritrea l'incontro con il presidente Isaias Afwerki il quale ha auspicato un partenariato strategico tra l'Italia ed il suo Paese su quattro settori prioritari di intervento: energie rinnovabili, acqua, manifatturiero e infrastrutture, per lo sviluppo stradale, ferroviario e della portualità. Ma anche nuove e ulteriori collaborazioni rispetto all'attività mineraria, all'agricoltura e all'allevamento, al turismo e al trasporto aereo, per il recupero del centro storico di Asmara e in campo sanitario e farmaceutico.
Dopo una visita ad Asmara all'azienda tessile ZaEr-Dolce Vita che da 20 anni produce, nel cuore della capitale eritrea, prodotti tessili di altissima qualità destinati al mercato globale, incontri a Massaua con le imprese italiane che operano nel porto porto e all'aeroporto locali. "Le imprese italiane presenti hanno illustrato alle autorità d'Eritrea - ha detto Urso - i progetti comuni che potranno essere messi in campo per il potenziamento delle infrastrutture esistenti e lo sviluppo del settore turistico". È il momento giusto- ha concluso- per costruire una partnership solida, capace di rafforzare i rapporti tra i nostri Paesi. I nostri governi sono determinati a raggiungere questo obiettivo".
Nella foto: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione del Vertice Italia Africa a Roma nel gennaio 2024, dove e' stato lanciato il Piano Mattei.
Con l'intervento del ministro Adolfo Urso, che ha parlato dell'impegno del governo nel valorizzare le eccellenze italiane, si è conclusa a Milano la tre giorni del Made in Italy Summit (1-2-3 ottobre) che ha visto l'intervento di 60 relatori e di quattro ministri.
"È nostra intenzione intensificare i rapporti tra i due Paesi in uno spirito di piena collaborazione e trasparenza, specialmente nell'ambito dell'interscambio commerciale Italia-Cina e degli investimenti reciproci".
Il portafoglio degli ordini mondiali certifica il primato: oltre il 50% delle nuove ordinazioni e' costruito in Italia. Dieci miliardi della quota export italiana che assomma a 626 miliardi di euro, arriva dall'industria nautica. Un' imbarcazione su due nei mari del mondo è Made in Italy. Nel 2023 il settore della cantieristica ha dato occupazione a oltre 30.000 addetti a livello nazionale, pesando per il 3,23% del pil.
Cookie
Questo sito web utilizza i cookie
Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.