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E' stata l'occasione per ritrovarsi, per fare il punto, sulla base di valori professionali condivisi, dell'obiettivo massimo che l'Associazione dei Pedagogisti, ANPE, guidata magistralmente ed operativamente da Maria Angela Grassi, ha raggiunto.
Il varo, da parte del Parlamento, della legge istitutiva dell'Ordine delle Professioni Pedagogiche ed Educative.Un traguardo che ora richiede nuovi impegni, anche a livello gestionale e organizzativo, affinchè le Professioni pedagogiche ed educative, legittimate da una legge dello Stato, possano pienamente concorrere, nella Società e nelle Istituzioni educative, con competenza ed esperienza maturate, alla crescita equilibrata della generazione giovane, utilizzando anche la leva della formazione.
Si tratta di un riconoscimento – ha detto la Presidente Grassi - delle competenze plurali del pedagogista che sono: "strutturali perché legate a conoscenze ed abilità tecniche; relazionali in quanto comportano abilità necessarie per l'interazione sociale e di cooperazione; trasversali. ovvero le abilità che permettono di vedere come una parte di un tutto sia in relazione con le altre parti di cui il tutto si compone".
Grassi ha fatto dono, a nome dell'Associazione, di attestati di riconoscimento non soltanto a deputati e senatori che sin dalle commissioni parlamentari e poi in aula hanno condiviso il testo di legge istitutivo dell'Ordine, ma anche a Pedagogisti fondatori dell'Anpe e impegnati sin dalla prima ora nell'Associazione.
In particolare la deputata di Fratelli d'Italia, Carolina Varchi, promotrice della legge , ha osservato che la "valorizzazione e la tutela delle professioni di pedagogista e di educatore, è indispensabile per contrastare la povertà educativa di cui soffrono alcune sacche di popolazione, come tristemente raccontato dalle cronache di ogni giorno".
Varchi ha inoltre ricordato di aver iniziato la "battaglia" a favore dell'istituzione dell'Ordine quando Fratelli d'Italia era "un piccolo partito di opposizione grazie all'amica Giovanna Scillufo e alla presidente dell'ANPE, Maria Angela Grassi".
Ora, il piano organizzativo e gestionale dell'istituito Ordine, si realizza attraverso alcune procedure, previste dalla legge: la nomina da parte del presidente del Tribunale dei capoluoghi delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, di un commissario che provvederà alla formazione degli albi dei pedagogisti e degli educatori professionali socio-pedagogici. Successivamente gli iscritti nell'elenco degli aventi diritto, eleggeranno i loro rappresentanti nell'Ordine professionale e nei relativi Albi. In fase di prima applicazione della legge, saranno iscritti nel rispettivo Albo tutti coloro che sono in possesso del titolo specifico.
Di Cesare Protettì
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