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Il mosaico medium operativo che collega l'antico al moderno: e' quanto scaturisce dalle opere scultoree-musive di Patrizia Dalla Valle esposte, con il titolo "Metamosaico", fino al 30.4.2016 a Villa Torlonia-Casina delle Civette a Roma.
Nelle opere di Dalla Valle, presentate dal critico e storico d'arte Enzo Dall'Ara, la luce e i colori schiudono varchi di positiva affermazione esistenziale e di assertiva proiezione culturale che rimanda a tempi " altri".
Le opere musive, nella mostra promossa da Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, sono state sapientemente inserite dall'architetto Marta Severino in un contesto che costituisce un tutt'uno armonico con le opere stesse. Le splendide vetrate liberty della Casina delle Civette sembrano dialogare con le cromie auree delle creazioni in mosaico, ampliando in tal modo le valenze di due linguaggi artistici.
Le opere di Patrizia Dalla Valle, afferma Dall'Ara, rappresentano un "Interno Bizantino" che non raccoglie somme di memorie, ma costituisce un percorso che parla di vita e di vissuto nel quale emergono ricordi e situazioni estensibili ad ogni essere umano nel suo iter terreno.
Si individuano così, "Tagli dal tempo" che si dividono in "Tracce", "Sedimenti" e "Fenditure" in cui l'Autrice ha percorso ed analizzato l'umana esistenza in tutte le sue sfaccettature.
Il "Metamosaico" sottende un duplice significato di carattere estetico - culturale: la meta cromatica e luministica che l'artista trasmette alle opere , inducono l'osservatore ad andare oltre l'oggettivita' fisica di cio' che sta osservando, per elevarsi alla spirtualita' metafisica .
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