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Con l'intervento del ministro Adolfo Urso, che ha parlato dell'impegno del governo nel valorizzare le eccellenze italiane, si è conclusa a Milano la tre giorni del Made in Italy Summit (1-2-3 ottobre) che ha visto l'intervento di 60 relatori e di quattro ministri.
Il summit trasmesso integralmente online, e' stato organizzato per il quinto anno consecutivo, da Il Sole 24Ore, Financial Times e Sky TG24, con un taglio molto pratico e veloce (anche se approfondito) di fronte a un gruppo di studenti universitari che nella sessione conclusiva, intitolata "diventare giovani imprenditori si può?" hanno posto domande molto mirate guardando al presente e al futuro. "Ora alle imprese – aveva detto nel keynote speech il ministro delle imprese e del Made in Italy, Urso - è richiesto un ulteriore sforzo per accelerare sul fronte della transizione energetica e dell'adozione di nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale che diventano indispensabili per competere mercati globali".
"Viviamo in tempi complessi -ha osservato Urso - caratterizzati da trasformazioni epocali in un contesto di crescente instabilità geopolitica. Purtroppo, anche gli avvenimenti di questi giorni dimostrano come la guerra è intorno all'Europa, ma nonostante le nuove sfide e le crescenti difficoltà, le nostre eccellenze - dai settori della moda, del design, della meccanica di precisione e della tecnologia avanzata dell'agroalimentare - continuano a rappresentare un simbolo unico di resilienza e di capacità di adattamento".
Crisi in Medioriente, guerra in Ucraina, bassa crescita del PIL nei Paesi dell'Eurozona in un contesto mondiale sempre più multipolare impattano fortemente sulle nostre aziende, sia nell'importazione di energia e materie prime sia sull'esportazione dei nostri prodotti d'eccellenza. Occorrerà quindi, da un lato, accelerare il passo su transizione energetica e innovazione (vedi Intelligenza Artificiale) e dall'altro attuare nuove strategie nell'export, andando a cercare anche nuovi mercati internazionali. In particolare la giornata conclusiva del 3 ottobre ha aperto finestre di approfondimento sui cinque continenti esaminando opportunità e rischi con gli esperti dei diversi mercati. Questi i mercati analizzati: il mercato giapponese anche in vista dell'Expo 2025 di Osaka; il mercato tedesco, con l'esame dell'impatto sull'export italiano della frenata della Germania; il mercato britannico, con il bilancio della Brexit e l'analisi di che cosa cambierà con il governo laburista; il mercato africano con le prospettive del Piano Mattei, il mercato vietnamita, che può essere una piattaforma per l'espansione nell'ASEAN. Una particolare attenzione è stata riservata al mercato cinese nel quale l'Italia si trova tra cooperazione e competizione. E ancora: il mercato indiano, con le potenzialità di un paese che ama il brand Italia. Per il mercato statunitense inevitabile chiedersi che cosa succederà dopo le presidenziali del 5 novembre, con il colosso economico americano che farà scelte condizionanti per il resto del mondo. Interrogativi difficili da sciogliere anche sul mercato mediorientale, crocevia strategico tra Africa e Asia; mentre per il mercato sudamericano sembrano interessanti le opportunità che si aprono con l'accordo tra UE e Mercosur. Infine il mercato balcanico con le opportunità da non perdere nei paesi dall'altro lato dell'Adriatico.
Per sfruttare al meglio tutte queste opportunità l'ICE - ha sottolineato il direttore generale Lorenzo Galanti – mette a disposizione delle imprese, soprattutto le piccole e medie, moduli di formazione gratuiti e tutto il suo supporto necessario all'estero, come dimostrano i 266 padiglioni realizzati nelle più importanti fiere all'estero.
Al via, sino al 3 novembre prossimo, la XXVI Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico(BMTA) che si svolgerà a Capaccio Paestum al Next, Nuova Esposizione ex Tabbachificio: 8.500 visitatori; 160 espositori; 150 conferenze; 600 relatori; 20 Paesi esteri; 150 giornalisti per un evento che ha l'obiettivo di valorizzare Parchi e musei archeologici del Made in Italy.
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