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Inaugurata una Mostra , organizzata dal Parco Archeologico Romano, visitabile sino al 10 aprile 2023 presso il Tempio di Romolo al Foro
Romano.
L'esposizione nasce da un progetto ideato ed organizzato nel 2018 dal Parco Archeologico Romano in collaborazione con l'Associazione "Rotta
di Enea", curato da Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico e dai suoi collaboratori tra i quali: Roberta Altieri, Nicoletta
Cassieri, Daniele Fortuna e Sandra Gatti.
Oltre che diffondere la conoscenza culturale della rotta virgiliana di Enea, la mostra ha lo scopo di sensibilizzare i popoli che si snodano
lungo il suo percorso a riflettere sulla condizione umana. "La rotta di Enea" ha ottenuto, nel 2022, il riconoscimento di itinerario
culturale dal Consiglio di Europa, il quale l'ha inclusa tra gli itinerari culturali certificati.Nel settembre 2022, la Commissione
Parlamentare Europea , nell'agenda per il Mediterraneo, riconosce la Rotta di Enea come ponte ed infrastruttura culturale tra i popoli del
"Mare Nostrum".Pertanto risulta ad oggi, uno dei 48 itinerari culturali del Consiglio di Europa.
E' un itinerario con un percorso lineare che e' quello narrato da Virgilio nell'Eneide e tocca i siti dell'Unesco da Troia a Delo, a
Cartagine, a Roma, dalla Turchia all'Albania per poi arrivare nel Lazio e infine a Roma.
Il mito di Enea
Abbandonata Troia, distrutta dagli Achei, Enea intraprende un lungo viaggio verso occidente per raggiungere una nuova patria per se' e per
i Troiani rimasti illesi dalla guerra e dare origine alla sua stirpe dalla quale nascera' Romolo, fondatore e primo re di Roma.
Enea si allontana da Troia con il padre Anchise sulle spalle ed il figlio Ascanio per mano. Questa scena familiare e l' attaccamento al
suo popolo che non abbandona evidenzia un punto importante che induce i popoli a riflettere soprattutto nell'attuale momento storico. Il
suo comportamento infatti pone in evidenza la sua grande sensibilita'ed il grande rispetto per i valori della famiglia e del
gruppo a cui appartiene. Notiamo nel suo gesto il valore della lealta', del senso di appartenenza alla collettività, del rispetto per
le persone, per lo stato e per gli dèi. Tanto che oggi la figura dell'eroe troiano rappresenta l'emblema dell'incontro possibile fra
culture diverse e della speranza nel futuro.
La mostra
Nella mostra, che ha ricevuto la collaborazione istituzionale del Museo e scavi archeologici di Troia, la storia di Enea è presentata
attraverso 24 opere di grande interesse, databili fra il VII secolo a.C. e la piena età imperiale, prestate da 12 diverse istituzioni
nazionali. Le opere sono proposte secondo percorsi tematici chiave come le immagini di Enea, di suo padre Anchise e di sua madre la dea
Afrodite; le raffigurazioni della guerra di Troia; il Palladio - talismano della salvezza prima di Troia e poi di Roma - e infine lo
sbarco nel Lazio e la fondazione di Lavinium, dove le scoperte archeologiche hanno dato concretezza alla leggenda dell'eroe. Tra i
preziosi reperti in mostra si ricordano il monumentale cratere apulo a figure rosse proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli,
vero capolavoro della ceramografia antica, datato al 370-360 a.C., raffigurante lo scempio del corpo del principe troiano Ettore da parte
di Achille. Dallo stesso Museo provengono anche due affreschi rinvenuti a Pompei uno dei quali rappresenta una rara raffigurazione
del cavallo di Troia trascinato all'interno della città.
Cuore dell'esposizione sono le statue in terracotta dal santuario di Minerva a Lavinium, significativo esempio dell'arte tardo arcaica e
medio-repubblicana del Lazio, molte delle quali esposte al pubblico per la prima volta.
Durata dell'esposizione
Durante il periodo della mostra, da dicembre 2022 a marzo 2023, il Parco archeologico del Colosseo ospiterà una serie di conferenze
incentrate sul mito di Enea e sul suo leggendario viaggio che saranno tenute da esperti della materia e docenti universitari italiani e
stranieri. Il programma sarà presto pubblicato sul sito web ufficiale.
Sempre nello stesso arco di tempo sarà possibile partecipare a visite guidate a tema lungo il percorso che nel racconto di Virgilio compiono
Enea ed Evandro, dal Foro Boario alla Porta Carmentale, all'Asylum (fra Arx e Capitolium), al Lupercale fino al bosco dell'Argileto e al
Campidoglio e poi, attraverso la valle del futuro Foro Romano, fino al villaggio sul Palatino, dove si trova l'umile dimora del re, che
coincide con il punto in cui sorgerà la casa di Romolo e, secoli dopo, la residenza di Augusto: un'occasione per ripercorrere la storia più
remota e mitica del luogo, precedente alla futura città di Roma.
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