Direttore Responsabile: Domenico Campana - Direttrice Editoriale: Maria Siciliano Casella

La Via Appia nel patrimonio dell’Unesco. È il 60° sito italiano nella World Heritage List. Filmati storici dell’Istituto Luce-Cinecittà

28 luglio 2024

Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione, ha deliberato l'iscrizione della "Via Appia. Regina Viarum" nella Lista del Patrimonio Mondiale che diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall'UNESCO. Si tratta della prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Il risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede.

Mercoledì 31 luglio 2024  a Roma si e' svolto  l'evento celebrativo per l'iscrizione del sito "Via Appia. Regina Viarum" nella Lista del Patrimonio dell'Umanità UNESCO, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi e di tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte nel percorso di candidatura.

Il Ministro Gennaro Sangiuliano  dopo aver espresso la sua soddisfazione per il risultato raggiunto, ha sottolineato come  L'UNESCO abbia colto l'eccezionale valore universale di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l'Oriente. Sangiuliano si è congratulato "con  tutte le istituzioni e  comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per arrivare a questo prestigioso traguardo. È un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati. Secondo il sottosegretario alla cultura con delega all'Unesco, Giammarco Mazzi "la Via Appia Patrimonio UNESCO è un grande successo per il Ministero della Cultura, ma soprattutto per quei milioni di italiani che vivono nei territori della Via Appia, simbolo mondiale della storia da cui proveniamo. Si aggiunge alla straordinaria affermazione ottenuta meno di un anno fa dalla lirica italiana e sono felice che coincida con il mio mandato

Cenni Storici

L'Appia fu la prima delle grandi strade di Roma costruite con tecniche innovative, veri e propri capolavori di ingegneria civile che si affiancarono alle vie naturali e che costituiscono i monumenti più durevoli della civiltà romana. Il tracciato, iniziato nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Capua, fu poi prolungato fino a Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi, testa di ponte verso la Grecia e l'Oriente, man mano che avanzava la conquista romana e lungo la Via Appia Traiana, la variante fatta realizzare dall'imperatore Traiano nel 109 d.C. per agevolare il percorso nel tratto da Benevento a Brindisi.  Concepita per esigenze militari, la Via Appia divenne da subito strada di grandi comunicazioni commerciali e di primarie trasmissioni culturali e, nel tempo, è diventata il modello di tutte le successive vie pubbliche romane così come, in un certo senso, l'origine del complesso sistema viario dell'Impero, che è anche alla base dell'attuale rete di comunicazione del bacino del Mediterraneo.

 La creazione di questa rete stradale ha permesso la strutturazione di rotte di scambio anche con le vie d'acqua, permettendo così, nel corso dei secoli, un flusso praticamente ininterrotto di persone, idee, civiltà, merci, religioni e idee, percorsi che sono ancora vivi e sentiti da chi abita ancora oggi questi territori. Gli appellativi con cui gli stessi autori antichi la definirono, insignis, nobilis, celeberrima, regina viarum, testimoniano tutte le valenze politiche, amministrative, economiche, sociali e propagandistiche che le valsero la sua millenaria fortuna.

 

Filmati  dell'Istituto Luce-Cinecittà della Via Appia

https://media.licdn.com/dms/image/sync/D4D27AQExIXyOR-YB1g/articleshare-shrink_160/0/1722262733011?e=1723273200&v=beta&t=YO9kFroIFrDFm0ksElCzXgk-n_e_PFbstDSmJ4HsnaA

 

 

 

Altro da Cultura

L’Italia Ospite d’onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024. Intervista con Mauro Mazza: ‘’La cultura che unisce, incontro tra tradizione e modernità’’. L'editoria italiana rappresentata da oltre 230 espositori

Mauro Mazza, scrittore e giornalista di lungo corso, è il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle attività connesse alla partecipazione dell'Italia quale ospite d'onore alla Fiera del Libro di Francoforte 2024 dal 15 al 20 ottobre.

13/10/2024

‘’Domenica di Carta 2024’’: aperti al pubblico Biblioteche e Archivi dello Stato. Alla scoperta del patrimonio culturale custodito

Domenica 13 ottobre 2024 torna #domenicadicarta, l'appuntamento annuale promosso dal Ministero della Cultura in cui Biblioteche e Archivi statali aprono straordinariamente per far scoprire la ricchezz...
09/10/2024

Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026: scelte le 5 finaliste. Un milione di euro per finanziare il progetto culturale del Comune vincitore

Il Ministero della Cultura rende noto che la giuria per la selezione della città "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" per l'anno 2026,  ha scelto i 5 progetti finalisti dopo aver esaminato le 23 candidature pervenute.

04/10/2024

Torna #domenicalmuseo: il 6 ottobre ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali. Le Giornate europee del Patrimonio - Diciassette le città candidate a capitale italiana della cultura

Tra la fine di settembre e l'inizio del mese di ottobre una serie di avvenimenti culturali: "domenica al museo"; Giornate europee del Patrimonio, 17 Citta' candidate  a Capitale italiana della cultura.

01/10/2024
Caricamento...