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Il Docufilm, girato a quattro mani da Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, e' stato proiettato mercoledi' 6 settembre al Lido, nell'ambito della Mostra d'Arte cinematografica
"Semidei", il docufilm, girato a quattro mani da Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, e' stato proiettato mercoledi 6 settembre al Lido di Venezia, nell'ambito della Mostra internazionale, per le Giornate degli Autori: l'opera ripercorre mezzo secolo di storia raccontando le due statue bronzee meglio conservate al mondo, i due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott'acqua. Interviste e documenti inediti, testimonianze dirette e il racconto di un presente in tumulto sono il cuore di questo viaggio, secondo quanto scrive il sito "Giornate degli autori".( https://www.giornatedegliautori.com/program/semidei/ ). I Bronzi di Riace rappresentano il nostro passato ma, come ogni cosa smarrita e poi ritrovata, incarnano anche i desideri di futuro, di pace e di bellezza che animano da sempre il genere umano.
I Bronzi - secondo quanto scrivono gli autori - siamo tutti noi che, nel corso dei secoli, li guardiamo, estasiati, rapiti: ci riflettiamo sulla superficie della loro pelle metallica e vediamo noi stessi riflessi, o meglio ancora, il desiderio che abbiamo di noi stessi. Ed è per questo che sono Semidei. Questo film è una lettera d'amore alla Calabria e alla sua gente, a cui i Bronzi hanno affidato il messaggio di pace che custodiscono, e di cui l'intera umanità ha bisogno, oggi più che mai.
Prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan, realizzato con il sostegno della Regione Calabria e della Fondazione Calabria Film Commission, l'opera vede alla macchina da presa Fabio Mollo e Alessandra Cataleta che dispiegano in immagini il soggetto scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e dallo stesso Mollo. Un manifesto alla pace e all'integrazione, una ricostruzione della vicenda nota, che si apre a tanti eventi e personaggi.
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