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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al fine di garantire la tutela dei marchi di particolare interesse nazionale e prevenire la loro estinzione, in attuazione della Legge "Made in Italy" (206/2023), ha adottato il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con il quale sono stabiliti i criteri e le modalità di attuazione della procedura di subentro, da parte del Ministero, nella titolarità dei marchi di imprese che cessano definitivamente la propria attività.
La disposizione ha come finalità quella di non disperdere il patrimonio rappresentato dai marchi del Made in Italy, registrati o per i quali sia dimostrabile l'uso continuativo da almeno 50 anni, che godono di una rilevante notorietà e sono utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati da un'impresa produttiva nazionale di eccellenza collegata al territorio nazionale.
Il decreto, in particolare, prevede due linee di intervento: la prima, che riguarda i marchi collegati a imprese che intendono cessare l'attività; la seconda, rivolta ai marchi per i quali si presume il non utilizzo da almeno cinque anni.
In relazione alla prima linea di intervento sarà emanato, entro 60 giorni, un successivo decreto ministeriale, con il quale sarà definita la modulistica, la data di avvio della procedura e le eventuali ulteriori indicazioni di carattere operativo che le imprese dovranno seguire.
Nel caso in cui la Direzione Generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l'innovazione, le PMI e il Made in Italy manifesti l'interesse a subentrare nella titolarità, l'impresa concederà gratuitamente il marchio con apposito atto.
Per la seconda linea di intervento, il MIMIT, in caso di accertamento della decadenza del marchio per mancato utilizzo da almeno cinque anni, potrà depositare domanda di registrazione del marchio a proprio nome e autorizzarne la titolarità alle imprese nazionali ed estere che intendono investire in Italia o trasferire in Italia attività produttive ubicate all'estero, mediante contratto di licenza gratuita per un periodo non inferiore a 10 anni.
Con l'intervento del ministro Adolfo Urso, che ha parlato dell'impegno del governo nel valorizzare le eccellenze italiane, si è conclusa a Milano la tre giorni del Made in Italy Summit (1-2-3 ottobre) che ha visto l'intervento di 60 relatori e di quattro ministri.
"È nostra intenzione intensificare i rapporti tra i due Paesi in uno spirito di piena collaborazione e trasparenza, specialmente nell'ambito dell'interscambio commerciale Italia-Cina e degli investimenti reciproci".
Il portafoglio degli ordini mondiali certifica il primato: oltre il 50% delle nuove ordinazioni e' costruito in Italia. Dieci miliardi della quota export italiana che assomma a 626 miliardi di euro, arriva dall'industria nautica. Un' imbarcazione su due nei mari del mondo è Made in Italy. Nel 2023 il settore della cantieristica ha dato occupazione a oltre 30.000 addetti a livello nazionale, pesando per il 3,23% del pil.
Il Ministro Adolfo Urso: 'la grande attenzione rivolta in ogni tappa del tour, è la dimostrazione che l'Italia è sempre più sinonimo di eccellenza globale, Paese attrattivo anche per i capitali stranieri. Siamo il luogo ideale dove produrre e investire, perché sappiamo più di altri coniugare tradizione e innovazione".
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