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La tutela e la promozione della specializzazione internazionale del sistema produttivo italiano caratterizza alcuni Ministeri di "peso"
della nuova compagine governativa
Da Ministero dello Sviluppo economico a Ministero delle Imprese e del
Made in Italy, da Ministero dell'Agricoltura, a Ministero dell'Agricoltura e della sicurezza alimentare: la compagine
ministeriale del Governo guidato da Giorgia Meloni e' anche all'insegna della promozione del Made in Italy, come espressione
dell'identita' nazionale . Rientrano pienamente nel Made in Italy le cosiddette "quattro A": abbigliamento (e beni per la persona),
arredamento (e articoli per la casa), automotive (inclusa la meccanica) e agroalimentare.
Tutti i prodotti made in Italy, a prescindere dal settore di appartenenza, sono generalmente accomunati da un mix di elementi che
ne determina successo e riconoscibilità sul piano internazionale: eccellenza, alta specializzazione delle tecniche di produzione,
contesto di sviluppo e realizzazione dei prodotti spesso di carattere distrettuale e forte radicamento nelle specializzazioni territoriali.
Il valore del made in Italy, inoltre, si basa spesso su aspetti intangibili del territorio, come il know how, la capacità progettuale
e la reputazione. Questi vantaggi competitivi, che contraddistinguono e mantengono elevate le vendite dei prodotti made in Italy, sui
mercati internazionali, sono particolarmente sorprendenti considerando la superiorità tecnologica di alcuni giganti industriali dei Paesi
concorrenti, o i bassi costi di lavoro e materie prime delle produzioni delle nazioni in via di sviluppo.
di Domenico Campana
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha approvato la stipula di un Accordo di sviluppo relativo alla realizzazione di un programma industriale nel settore della nautica italiana, che prevede un investimento complessivo di oltre 91 milioni di euro.
La riapertura delle miniere per dare il via alle attività estrattive di materie prime critiche e cercare di non dipendere dalla Cina per l'approvvigionamento e il varo della prima legge quadro italiana sullo Spazio e sulla Space Economy che pone l'Italia all'avanguardia tra i grandi player globali.
Dal 15 maggio è possibile consultare l'Albo dei certificatori del credito d'imposta in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. Un decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ne ha disposto, infatti, l'iscrizione selezionando gli idonei tra le domande pervenute al 30 aprile 2024.
Una legge organica che regolamenterà il settore aerospaziale sarà varata nelle prossime settimane dal Consiglio dei Ministri. E quanto annunciato, nel corso dell'incontro dei Distretti regionali tecnologici aerospaziali, svoltosi al Ministero dello Sviluppo e del Made in Italy.Il Ministro Adolfo Urso, presente alla riunione, ha detto che si tratta di "una legge importante alla luce dell'evoluzione globale del comparto, caratterizzata dal crescente ruolo degli operatori privati.
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