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Dalla Musica classica, alla danza, al musical, agli incontri tra la
letteratura ed il teatro, un nutrito "percorso" per il 2023-2024
Un repertorio variegato: musica classica, danza,
musicol, formazione musicale per i giovani, incontri con la
letteratura ed il teatro arricchiranno le serate della nuova stagione, con l'obiettivo di sensibilizzare
all'ascolto e alla promozione musicali l'intero pubblico. Il percorso si snodera' in
prestigiosi e storici luoghi diversi della Città' di Roma: Teatro
Argentina, Teatro Olimpico, Sala Casella: e' questo l'articolato programma della stagione 2023-2024
dell'Accademia Filarmonica Romana.
Sara' "Facade" di William Walton ad inaugurare la stagione di musica
da camera al Teatro Argentina, il 9 novembre 2023; mentre "Il Lago dei
Cigni" ovvero il "Canto" sara' lo spettacolo danzante che aprira' la
stagione al Teatro Olimpico, il 17 ottobre prossimo e alla
Sala Casella verrà' offerta la rappresentazione dei lavori rivolti a
bambini, ragazzi ed adulti a partire dal 14 settembre prossimo.
I CONCERTI AL TEATRO ARGENTINA
La stagione si apre giovedì 9 novembre con Façade di William Walton
per voce recitante ed ensemble, che alla sua prima rappresentazione, a
Londra 100 anni fa, scosse gli animi di un pubblico, che provocato
dall'originalità e anticonvenzionalità dell'opera, gridò allo
scandalo. Per celebrarne il centenario, in collaborazione con la
Fondazione William Walton, la Filarmonica si affida all'ironia e
irriverenza di Claudio "Greg" Gregori e Carlotta Proietti, mentre
Pasquale Corrado dirige il Syntax Ensemble. A Walton si affianca la
prima assoluta, commissione dell'Accademia Filarmonica Romana, di
Rilùcere di Pasquale Punzo nuovo lavoro del compositore partenopeo che
prende spunto da alcuni elementi di Façade.
Eccellenza della musica da camera italiana e fra le formazioni più
longeve del nostro paese, il Trio di Parma torna all'Argentina il 16
novembre con un programma dedicato ai Trii per pianoforte di Schubert
e Čajkovskij.
Serata tutta al femminile il 30 novembre con Io, Anna Dostoevskaja,
progetto dell'attrice e regista Maddalena Maggi con la pianista
Mariangela Vacatello dedicata ad Anna Grigor'evna, giovane stenografa
che diventerà la seconda e ultima moglie di Dostoevskij. Dalle sue
memorie, inusuali e preziose, contenute nel libro Dostoevskij, mio
marito, la Maggi ricava un testo teatrale che si intreccia all'ascolto
musicale di un altro grande personaggio della cultura russa, qual è
stato Sergej Rachmaninoff.
Appartengono entrambi alla generazione degli anni Ottanta Francesca
Dego e Alessandro Taverna. Violinista nata a Lecco nel 1989 Francesca,
pianista veneziano classe 1983 Alessandro, sono fra i migliori nuovi
talenti italiani affermatisi a livello internazionale. Li ritroviamo
insieme sul palco dell'Argentina il 14 dicembre per un programma che
spazia fra Strauss, Schoenberg e Brahms.
Come per le ultime due stagioni, anche il 2024 si apre all'insegna dei
Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič, per il progetto che vede il
Quartetto Prometeo eseguire l'integrale dei Quartetti per archi del
compositore russo. Dopo i primi dieci quartetti, il 18 gennaio e il 9
maggio prossimi si completa il ciclo con gli ultimi cinque lavori, dal
n. 11 op. 122 al n. 15 op. 144. Un viaggio affascinante nel cuore del
Novecento, in cui l'esperienza personale di Šostakovič si intreccia a
una scrittura compositiva tesa verso i nuovi linguaggi del XX secolo.
Instancabile artista, scrittore, Steven Isserlis è soprattutto uno dei
violoncellisti più celebri di oggi, acclamato da pubblico e critica.
Fa il suo debutto alla Filarmonica il 7 marzo insieme alla pianista
Connie Shih, in un programma che si apre con l'omaggio a Ferruccio
Busoni a cento anni della morte con il raro ascolto di "Kultaselle"
dieci brevi variazioni su un canto popolare finnico e prosegue con due
Sonate per violoncello e pianoforte di Fauré e Rachmaninoff.
Altro omaggio a Ferruccio Busoni sarà con il duo, tutto italiano,
ancora violino e pianoforte ma di generazione più grande, formato dal
violinista Massimo Quarta e dal pianista Alessandro Marangoni (14
marzo), in comune la passione per la musica da camera e una
consolidata carriera internazionale. Il ricordo di Busoni sarà con la
sua Seconda Sonata per violino e pianoforte op. 36, e prosegue con due
brani di Čajkovskij e la virtuosistica Carmen Fantasie di Franz
Waxman.
Insignito da poche settimane del Premio Abbiati come miglior solista,
la Filarmonica è lieta di accogliere nella sua stagione Alexander
Gadjiev (11 aprile) pianista che si sta velocemente affermando nel
panorama internazionale. Premio Venezia e BBC New Generation Artist,
il suo nome sale alla ribalda nel 2021 con il secondo premio e del
premio speciale Krystian Zimerman "per la miglior esecuzione di una
Sonata" al XVIII Concorso Chopin di Varsavia e il Primo Premio al
Concorso Internazionale di Sydney. Il debutto alla Filarmonica è
all'insegna di Franck, Chopin (autore particolarmente amato da
Gadjiev) e Musorgskij.
A debuttare alla Filarmonica è anche uno dei migliori musicisti
ungheresi di oggi, László Fenyö (25 aprile) che insieme alla pianista
russa Julia Okruashvili, si presenta con il suo prezioso violoncello
del 1695 realizzato dal liutaio Matteo Goffriller e offre al pubblico
un programma dedicato ai grandi compositori ungheresi, da Bartók a
Liszt, da Kodály fino a Ernő Dohnányi, fra ritmi, melodie, e canti
popolari dell'est.
Internazionalmente apprezzato quale complesso di riferimento per
l'esecuzione del repertorio antico su strumenti storici, I Barocchisti
guidati da oltre vent'anni da Diego Fasolis, chiudono la stagione
all'Argentina con un programma barocco per eccellenza (Händel, Bach,
Vivaldi ma anche i più rari Veracini e Lanzetti) fra rigore stilistico
e virtuosismo.
LA DANZA E GLI SPETTACOLI AL TEATRO OLIMPICO
La danza, con alcuni dei titoli del repertorio più classici rivisitati
in chiave moderna, ma anche il musical, con il ritorno di Rocky Horror
Show che nel 2023 festeggia il suo primo mezzo secolo di vita,
l'atteso ritorno dopo anni degli amatissimi Momix e Semo o nun semo di
Nicola Piovani segnano gli appuntamenti della Filarmonica Romana in
collaborazione con il Teatro Olimpico.
Fra i più stimati coreografi contemporanei italiani, Fabrizio
Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico
su musica di Čajkovskij, e dà vita a Il Lago dei Cigni, ovvero Il
Canto un percorso struggente di illusioni e memoria, per la nuova
produzione del Balletto di Roma con Carola Puddu, beniamina del
pubblico giovanissimo, nel ruolo del Cigno Nero. In scena dal 17 al 22
ottobre, lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e
Balletto di Roma, cui l'istituzione affida per il secondo anno
consecutivo l'apertura della stagione della danza. Attesissimo il
ritorno nella capitale dal 7 al 19 novembre dei leggendari Momix,
legati da un sodalizio artistico con la Filarmonica che prosegue da
quasi quarant'anni. Back to Momix è uno spettacolo nato dal desiderio
di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno
allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di
leggerezza e spensieratezza, e uno sguardo sempre teso al futuro.
Affrontando le sfide della gravità, le acrobazie dei suoi incredibili
ballerini, il trasformismo dei suoi personaggi, Moses Pendleton,
carismatico direttore artistico e fondatore della compagnia, porta in
scena i più significativi estratti dei grandi classici che hanno
segnato la storia dei Momix, restituiti con nuova e viva intensità.
Compie 50 anni il leggendario rock'n'roll musical di Richard O'Brien,
che dopo il travolgente successo della scorsa stagione, torna
all'Olimpico dal 21 al 26 novembre per festeggiare il suo primo mezzo
secolo di vita. Fra gli spettacoli più amati e applauditi di sempre,
musical fra i più audaci degli ultimi cinquant'anni, Rocky Horror Show
ha sedotto con la sua trasgressività intere generazioni di spettatori,
conquistando anche i benpensanti più integerrimi e trasformandoli in
devoti fan con corsetto e calze a rete. Christopher Luscombe firma la
regia della fortunata produzione applaudita già in tutto il mondo, che
accoglie nel suo cast anche Claudio "Greg" Gregori nel ruolo del
Narratore.
Non è Natale senza Lo Schiaccianoci, e il Balletto di Roma sale di
nuovo sul palco dell'Olimpico dal 7 al 10 dicembre con una versione
fresca e moderna del celeberrimo balletto. Sulla musica di Čajkovskij,
la versione di Massimiliano Volpini dell'originale classico natalizio
invita il pubblico a osservare la fiaba da un nuovo punto di vista,
utilizzando il contrasto tra realtà e immaginario della storia di
Dumas per rivelare le implicazioni e le conseguenze della multiforme
società odierna. Carola Puddu veste i panni della Fata Confetto.
L'anno nuovo si apre il 18 gennaio (in scena fino al 21) con
Cenerentola di Roma City Ballet Company formazione nata di recente, e
che ad oggi si è conquistata già un posto di rilievo nel panorama
nazionale. Il regista e coreografo Luciano Cannito, avvalendosi dei
costumi di Giusi Giustino e delle scene di Michele Della Cioppa,
arricchisce la storia di un pizzico di follia, comicità e divertimento
senza tralasciare la spettacolarità.
Una serata di canzoni romane con Nicola Piovani, ideatore dello
spettacolo, per l'occasione anche pianista e direttore, per Semo o nun
semo (dal 12 al 17 marzo) che vede il premio Oscar affiancato dai
cantanti Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti,
l'attore Massimo Wertmüller e i musicisti dell'Ensemble Aracoeli. Una
sorta di drammaturgia a base di canzoni romane, come un canzoniere
della Vecchia Roma - quella di Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Aldo
Fabrizi - dove si ritrovano anche citazioni di Petrolini e Trovajoli,
e tanti stornelli.
INCONTRI, PROGETTI, CONCERTI IN SALA CASELLA
La Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, incontri, in
un rapporto più ravvicinato fra pubblico e interpreti.
Dal 14 settembre, e per le successive tre settimane, si terrà la terza
edizione di Dialoghi. Roma-Ischia, progetto nato da una collaborazione
fra Filarmonica e Fondazione William Walton di Ischia. Protagonisti
giovani interpreti, provenienti dai Corsi di specializzazione delle
principali Accademie e Scuole di Musica, impegnati in un triplice
appuntamento - il giovedì alla Filarmonica, il sabato e la domenica
successivi a Ischia, presso la Sala Recite nei Giardini La Mortella.
Confrontandosi con il repertorio classico dei grandi compositori del
passato, spaziando fra Otto e Novecento, si ascolteranno due recital
per pianoforte solo di Francesco Maria Novelli e Lavinia Bertulli, il
duo violino-pianoforte Gaia Trionfera e Giulia Loperfido e l'Aeonium
Piano Trio.
Nuovi ascolti è un progetto che nasce da una nuova collaborazione fra
Accademia Filarmonica Romana e Promu Label, etichetta discografica che
promuove prodotti artistici trasversali, abbracciando diversi ambiti
(classica, jazz, contemporanea, progetti crossover), discipline e
nuove tecnologie. La Sala Casella accoglie alcuni dei suoi artisti,
con l'ascolto di brani tratti dalle recenti incisioni, con la
partecipazione di Andrea Penna, che introduce il pubblico all'ascolto,
dialogando con gli interpreti. Il 13 ottobre toccherà al
violoncellista Simone De Sena che presenta l'album Cronache del dono
della meditazione, mentre il 24 novembre in occasione del centenario
della prima rappresentazione di Façade di William Walton con cui la
Filarmonica apre la stagione, verrà omaggiata la figura del
compositore inglese con la presentazione del nuovo CD dell'Ensemble
Kinari, dedicato alla musica di Walton e Françaix.
Si rinnova la collaborazione con Rai Radio3 per due progetti. Il primo
è il ciclo di quattro Lezioni di musica dal vivo (la domenica
pomeriggio dal 15 ottobre), registrate e successivamente mandate in
onda. Condotte da Giovanni Bietti, storica voce della fortunata
trasmissione radiofonica Lezioni di musica, gli incontri di questa
stagione saranno dedicati al quartetto d'archi, e più precisamente al
rapporto tra la classica letteratura quartettistica Viennese di fine
Settecento-inizio Ottocento e la musica dei grandi compositori che
affrontano questo fondamentale genere cameristico all'inizio del
Novecento. A interpretare i brani, e a dialogare con Bietti, ci
saranno alcune delle migliori formazioni italiane: i quartetti
Leonardo, Guadagnini, Indaco e Noûs.
Il secondo progetto con Rai Radio3 sarà la terza edizione del
Violoncello svelato, quattro appuntamenti (il venerdì alle ore 20 dal
16 febbraio) dedicati al repertorio meno noto e di più raro ascolto
per violoncello e pianoforte, in cui si "sveleranno" brani rimasti
nascosti, segreti, magari solo dimenticati per molto tempo, accanto ai
quali saranno accostati pezzi del repertorio tradizionale. Con la
conduzione di Andrea Penna, i concerti saranno affidati a quattro
giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità -
Stefano Bruno, Chiara Kaufman, Ludovica Rana e Niccolo Citrani -
accompagnati da altrettanti validi pianisti - Giulia Loperfido,
Valentina Kaufman, Maddalena Giacopuzzi e Simone Rugani.
In collaborazione con l'Associazione Fabrica proseguono gli incontri
di Fabrica, Musica e Letteratura, in questa stagione dedicati al tema
"MATERiae. Per lo spazio nel tempo". Tre serate di suoni e parole,
letteratura antica e moderna e melodie che tessono un fil rouge tra
Medioevo e gli Anni Cinquanta, tra la terra e il mare, tra la forma e
la materia (2 dicembre, 27 gennaio, 2 marzo).
Nuovo il progetto BIS! Ascoltiamo due volte quattro incontri la
domenica pomeriggio dal 14 aprile con l'intento di offrire al pubblico
un ascolto più consapevole. A eseguire i brani ci sarà il direttore
artistico della Filarmonica Romana Enrico Dindo, che è anche noto
violoncellista, insieme alla pianista Monica Cattarossi. Il pubblico
avrà occasione di ascoltare due volte uno stesso brano del repertorio
più noto per violoncello e pianoforte intervallato da un momento di
dialogo con i musicisti e un'interazione con gli ascoltatori, moderato
dal musicologo Valerio Sebastiani. Sarà così l'occasione per mettere
in rilievo aspetti musicali, strutturali e interpretativi e altre
curiosità e confrontare il primo ascolto con il più consapevole
secondo.
Arriva alla VIII edizione Assoli, la rassegna dedicata alla nuova
musica per strumento solo, interpreti giovani talenti in dialogo con
altrettanti giovani ed emergenti compositori. Sei concerti dal 24
maggio (due a giornata) in cui verrà approfondita la scrittura
contemporanea per singolo strumento, mettendo a confronto prime
esecuzioni assolute o italiane con brani del tardo Ottocento e
Novecento entrati stabilmente in repertorio. Gli "assoli" di questa
edizione sono di violino (Giacomo Del Papa), violoncello (Silvia
Gira), flauto (Emanuele Orsini), il pianoforte (Margherita Coraggio)
la viola (Camila Sánchez) e per la prima volta l'arpa (Giulia
Bigioni).
La programmazione della Sala Casella si completa con i tre concerti
dei giovani interpreti premiati dalla Società Umanitaria.
LA FORMAZIONE
Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche quest'anno una
serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più
consapevole e allo stesso tempo divertente.
A partire dai più piccoli dai 0 ai 3 anni con i concerti di Allegro
capriccioso e la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che
eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica
classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica,
rock e pop, e
gli incontri Bimbi in musica, sempre per bimbi da 0 a 3 anni
accompagnati dai genitori, che offrono la possibilità di comprendere e
acquisire con naturalezza il linguaggio musicale.
Si apre una nuova collaborazione con l'Università degli Studi La
Sapienza di Roma e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, per il
workshop Improvvisazione Collettiva e Composizione Istantanea:
1960-2023 che si terrà in Sala Casella dal 27 al 29 ottobre con
sessioni di docenti, compositori e musicisti dedicate alla pratica
strumentale, alla composizione in tempo reale e al deep listening, e
ai più recenti temi della ricerca musicologica.
Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto Opera Domani
dedicato ai ragazzi dai 6 ai 15 anni con percorsi mirati, delineati
durante l'arco scolastico, che sfociano nello spettacolo partecipativo
a conclusione del progetto. In questa stagione sarà Turandot. Enigma
al museo dalla celebre opera pucciniana (Teatro Olimpico, 20, 21
maggio), per la regia di Andrea Bernard; Sieva Borzak dirige
l'Orchestra 1813, voci soliste i cantanti vincitori e finalisti delle
ultime edizioni del Concorso AsLiCo.
La Sala Casella accoglierà del Premio Valentino Bucchi le fasi finali
della 42ª edizione del Concorso internazionale di composizione Premio
Valentino Bucchi (25 novembre), manifestazione fin da suo nascere
mirata alla valorizzazione del talento giovanile e della creatività
individuale e dedicata quest'anno alla composizione per strumento solo
in un rapporto ideale con un'opera significativa del Novecento
musicale italiano, e del Concorso internazionale di interpretazione
della musica contemporanea (9 marzo).
Infine le attività nelle scuole, con i concerti di alcuni giovani
musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più
diretto con i ragazzi, la musica e gli strumenti, e le introduzioni
all'ascolto per preparare gli studenti a una partecipazione più
consapevole dei concerti in programma al Teatro Argentina.
LE COLLABORAZIONI
Si terrà nelle quattro domeniche di novembre presso il Conservatorio
di Musica Santa Cecilia (ingresso libero), la seconda parte
dell'ottava edizione del Festival Un Organo per Roma ideato da Giorgio
Carnini e promosso dall'Associazione Camerata Italica per richiamare
l'attenzione sulla necessità della realizzazione un organo da concerto
nell'Auditorium Parco della Musica.
Un'occasione anche per mettere in evidenza le diverse sfaccettature,
anche le più insolite, dello strumento organo, nonché indicare
sentieri poco praticati nel dialogo con altri strumenti. Due i
concerti dedicati a Bach 'principio 'generatore' di nuova musica, un
omaggio a Beethoven (in cui sarà coinvolta l'attrice Giuliana Lojodice
su un testo di Sandro Cappelletto), e l'incontro fra l'organo e il
cinema con la proiezione del cortometraggio del 1917 Charlot
avventuriero di Chaplin che verrà commentato dal vivo dall'organo.
Ufficio stampa: Sara Ciccarelli, cell. 339 7097061,
uff.stampa@filarmonicaromana.org
Biglietti: Teatro Argentina da 17 a 30 euro, Sala Casella 11 euro,
Teatro Olimpico (a seconda degli spettacoli) da 25 a 68 euro. I prezzi
sono comprensivi di prevendita. Abbonamenti: Omnia da 280 a 410 euro,
vari tipi di abbonamento per i concerti al Teatro Argentina da 90 a
200 euro.
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
«Un uomo perseguitato dall'orrore di un terribile incidente, spaventato dai pettegolezzi ". Così la registra britannica, Deborah Warner descrive Peter Grimes, l'emarginato protagonista dell'omonima opera di Britten,in scena al Teatro dell'Opera dall'11 al 19 ottobre 2024.
Dalla Musica antica alla musica vocale da camera, ai trii, quartetti, quintetti, recital per strumento solo, nuove commissioni, accostamenti inusuali, i migliori talenti delle ultime generazioni, accanto a interpreti di fama mondiale: è il programma 2024-2025, curato dal direttore, Domenico Turi, della stagione musicale dell'Accademia Filarmonica romana.
Il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca tocca il traguardo della cinquantesima edizione con un calendario di 21 giorni ricco di eventi, dal 17 luglio al 6 agosto 2024. Con tre titoli d'opera, concerti, incontri, spettacoli di prosa, giornate di studio, una mostra e la proiezione di un documentario inedito, per un totale di trenta appuntamenti, il festival, fra le più antiche manifestazioni estive dedicate all'opera e alla musica vocale, la prima del Mezzogiorno.
Il direttore musicale della Fondazione Capitolina, Michele Mariotti, è tornato sul podio per il suo secondo concerto sinfonico della stagione al Teatro dell'Opera di Roma. Dopo il successo di febbraio con lo Stabat Mater di Pergolesi e la suite dal Pulcinella di Stravinskij, Mariotti ha diretto per la prima volta la Cantata Aleksandr Nevskij di Sergej Prokof'ev, accompagnata dalla proiezione del film omonimo di Sergej Ėjzenštejn, la cui colonna sonora fu composta dallo stesso Prokof'ev nel 1938.
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