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"Per lo spazio, nel tempo" e' il titolo della nuova edizione musicale nata dalla collaborazione tra l'Accademia Filarmonica Romana e l'Associazione Fabrica.
Si tratta di un intreccio tra letteratura e musica con la partecipazione di attori, musicisti, cantanti fra racconti e suoni da tutto il mondo.
Si percorre la storia della musica classica, il Jazz degli esordi e la musica popolare intrecciandosi con la letteratura antica fino a testi del Novecento o inediti contemporanei.
Gli incontri
Nel primo incontro, venerdi 31 gennaio alle ore 20.30, in Sala Casella, Accademia Filarmonica Romana, si esibira' in "Romantica", Nando Citarella, cantante, musicista, attore, fra i più apprezzati studiosi di tradizioni popolari. Accompagnato sul palco dalla cantante Daniela di Renzo e dal pianista Emiliano Begni, con le letture affidate a Livia Saccucci, Marco Paparella, Vincenzo De Luca. Nando Citarella racconta di un viaggio nella Roma dell'Ottocento. Si tratta di una tematica, che si basa sulla "rovina", luogo nel quale il tempo scorre a ritroso. E' un tempo fatto di decenni, secoli, millenni. Essa e' vissuta anche come lo spazio dove far scorrere il tempo dell'esistenza minuta. "E' l'esistenza di fugaci visite notturne al Colosseo - raccontano gli artisti -, balli al ricevimento del Conte Primoli, bevute beffarde all'Osteria delle Colonnacce, alla faccia di nobili e padroni, di chiacchiere a Trastevere tra un calzolaio e una salumeria, o al Foro Piscario al Portico d'Ottavia.
La rovina si presenta come flusso inesorabile da cui farsi travolgere e, nel suo tumulto inarrestabile, farsi ispirare per serenate notturne al chiaro di luna, sinfonie fantastiche, arie e ariette, minuetti e canzonacce da osteria. La rovina come simbolo di una esistenza dentro l'antico e verso il moderno. Questo è Romàntica: un viaggio nella Roma ottocentesca".
Nel secondo incontro, domenica 2 febbraio, alle ore 17.30, in Sala Casella, Accademia Filarmonica Romana, si potra' assistere ad un concerto facente parte della rassegna "Chopin e…" in cui la musica del compositore polacco dialoga con gli autori che a lui si sono ispirati o, viceversa, hanno costituito per Chopin una fonte di ispirazione. Si tratta della violoncellista Ludovica Rana e della pianista Maddalena Giacopuzzi, due giovani che, formatesi presso i Corsi di alto perfezionamento dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, saranno impegnate in due lavori di Chopin : - la Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 e la giovanile Introduzione e Polacca brillante per violoncello e pianoforte op. 3 - e la Sonata n. 2 op. 99 di Johannes Brahms.
Altri due incontri completeranno la rassegna:
il 21 febbraio, i The Roaring Twenties. Tra superuomo, art déco e nascita del jazz, sul palco il Fabrica Ensemble Quartet con il racconto affidato a Elisa Lombardi, Livia Saccucci, Alessandro Epifani. Da Pirandello a Gershwin passando per Debussy, The Roaring Twenties racconta gli schiaccianti fatti storici dell'ascesa al potere di Mussolini;
il 20 marzo sarà la volta di MIMATI. Dal primo suono alla parola. Dal mito alla fondazione del mondo, protagonista la voce di Raffaella Misiti accompagnata al pianoforte da Emiliano Begni ed Ermanno Dodaro al contrabbasso, che si alternerà alle letture a cura di Elisa Lombardi, Livia Saccucci, Marco Paparella, Vincenzo De Luca. Tra musica popolare e ragtime, tra ninna nanne, serenate e requiem, suoni primordiali e melodie, tra parole intraducibili, parole senza traduzione, che viaggiano per tutto il mondo e diventano un vocabolario universale che ci ricorda che siamo parte di un tutto, la serata disegna un percorso per rifondare il mondo in cui viviamo, attraverso nascite, amori, relazioni, conflitti, crescite, presenze e assenze…
Costi e info:
Biglietti in Sala Casella: 10 euro (più diritto di prevendita).
tel. 06 3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
Programma sul sito www.filarmonicaromana.org
«Un uomo perseguitato dall'orrore di un terribile incidente, spaventato dai pettegolezzi ". Così la registra britannica, Deborah Warner descrive Peter Grimes, l'emarginato protagonista dell'omonima opera di Britten,in scena al Teatro dell'Opera dall'11 al 19 ottobre 2024.
Dalla Musica antica alla musica vocale da camera, ai trii, quartetti, quintetti, recital per strumento solo, nuove commissioni, accostamenti inusuali, i migliori talenti delle ultime generazioni, accanto a interpreti di fama mondiale: è il programma 2024-2025, curato dal direttore, Domenico Turi, della stagione musicale dell'Accademia Filarmonica romana.
Il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca tocca il traguardo della cinquantesima edizione con un calendario di 21 giorni ricco di eventi, dal 17 luglio al 6 agosto 2024. Con tre titoli d'opera, concerti, incontri, spettacoli di prosa, giornate di studio, una mostra e la proiezione di un documentario inedito, per un totale di trenta appuntamenti, il festival, fra le più antiche manifestazioni estive dedicate all'opera e alla musica vocale, la prima del Mezzogiorno.
Il direttore musicale della Fondazione Capitolina, Michele Mariotti, è tornato sul podio per il suo secondo concerto sinfonico della stagione al Teatro dell'Opera di Roma. Dopo il successo di febbraio con lo Stabat Mater di Pergolesi e la suite dal Pulcinella di Stravinskij, Mariotti ha diretto per la prima volta la Cantata Aleksandr Nevskij di Sergej Prokof'ev, accompagnata dalla proiezione del film omonimo di Sergej Ėjzenštejn, la cui colonna sonora fu composta dallo stesso Prokof'ev nel 1938.
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