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"These vagabond shoes are longing to stray" (queste scarpe errabonde sono impazienti di vagabondare) - canta la canzone "New York New York" descrivendo perfettamente la sensazione costante che provo girando per la città. Solo che mente e cuore sono sempre desiderosi di vagare, ma i piedi ad un certo punto si rifiutano.
New York non è una città per vecchi, né per bambini: meglio essere giovani, e possibilmente in buona salute. Qui la vita sembra scappare via in fretta e tutti a rincorrerla. Si va di corsa, per ansia o per necessità; cosa alla quale io sono abituata, ma qui mi sento davvero superata e…… non solo in questo.
E' frequente incontrare qualcuno con in mano un bicchiere -ovviamente di plastica- che cammina velocemente e contemporaneamente sorseggia un cappuccino. Ho sempre pensato che il nostro prendere il caffè al bar, in piedi, non fosse il massimo del relax, ma prenderlo addirittura camminando e per di più quasi di corsa, mi mette l'ansia. Nessuno sembra darti retta; è pertanto inevitabile che prima o poi si affacci il timore "ma se mi sentissi male chi se ne accorgerebbe?" "qualcuno mi raccoglierebbe o farei la fine di quegli homeless sdraiati davanti ai gradini di una chiesa nell'indifferenza generale"?
Boh! Meglio restare nel dubbio.
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Il Turismo, motore fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Per questo va accompagnato da una cooperazione rafforzata.
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