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Affluenza record di presenze e di accessi virtuali alla mostra del grande Pittore rinascimentale alle Scuderie del Quirinale, la piu'
grande realizzata finora con oltre 200 opere , tra cui 120 dello stesso Raffaello.
Con un'affluenza record ( 162.000 visitatori), nonostante la chiusura per lockdown per oltre tre mesi e l'accesso consentito per circa tre mesi
condizionato dalle misure restrittive di sicurezza, si e' chiusa ,alle Scuderie del Quirinale, la rassegna "Raffaello 1520-1483", il
periodo romano del pittore rinascimentale. La mostra, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi e curata da Marzia Faietti
e da Metteo Lafranconi, ha riscosso un enorme successo di pubblico e di critica e registrando il tutto esaurito sin dal primo giorno di
riapertura.
Numerose le presenze dall'estero, principalmente dall'Europa, e importante la partecipazione del pubblico più giovane,
nonostante l'assenza delle visite organizzate con le scuole. Oltre 6.500 visitatori accolti tra le 23 e le 9 di mattina, ottimo il
riscontro per gli orari di apertura straordinari, prolungati da metà giugno nei weekend fino all'una di notte, per arrivare a 132 ore di
apertura nella sola ultima settimana di mostra, con orario h24 dalla mattina di venerdì 28 agosto alla mezzanotte di domenica 30.
Ampio gradimento è stato ottenuto anche dall'app "Scuderie del Quirinale",
contenente l'audioguida e gli approfondimenti sulla mostra, con un totale di oltre 100.000 utenti singoli che hanno consultato, in tre
mesi, circa 400.000 pagine.
Molto apprezzato dal pubblico il catalogo, edito da Skira, venduto in circa 6.700 copie, con una media di una ogni 24 visitatori.
"Abbiamo fatto il possibile - ha detto Mario De Simoni, presidente di Ales-Scuderie- del Quirinale - per consentire al
numero più ampio di visitatori di partecipare a una mostra epocale nelle più scrupolose condizioni di sicurezza, assicurando il massimo
impegno da parte di tutto lo staff e della stessa struttura delle Scuderie. Non potevamo fare diversamente - ha aggiunto - perché siamo
consapevoli della straordinarietà di questo evento che ha consacrato il diritto dell'Italia di celebrare al più alto livello il genio di
Raffaello e ha dimostrato come, in un momento di crisi senza eguali, sia possibile resistere e poi ripartire facendo leva su ciò che ci
rende speciali: la nostra arte e la nostra cultura". De Simoni ha cosi' concluso: " Ringraziamo gli Uffizi, i prestatori e i visitatori
che ci hanno sempre assicurato supporto e fiducia, permettendoci di andare avanti e affrontare anche i momenti più complicati di questo
incredibile periodo che abbiamo vissuto. Credo che tutti insieme abbiamo reso un servizio al Paese".
Per il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, "nonostante la sfida del lockdown, la grande mostra su Raffaello si è confermata come il più
importante evento culturale del 2020. I risultati scientifici raggiunti, frutto di anni di lavoro e dell'esperienza di un poderoso team di studiosi,
avranno un impatto duraturo sulla conoscenza dell'arte del Cinquecento italiano. Ma non solo: rimarrà memorabile anche l'esempio
straordinario di efficienza e di collaborazione internazionale tra le istituzioni coinvolte, che hanno reso possibile l'impresa
difficilissima di prolungare l'esposizione riaprendo le Scuderie del Quirinale in tutta sicurezza e con orari eccezionali. Per le Gallerie
degli Uffizi è motivo di orgoglio averne fatto parte come co-organizzatori e aver contribuito al suo successo".
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