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Giuseppe Mazzini, il Padre della Patria, immortalato nella tela nei suoi ultimi istanti di vitalità, al centro di una Mostra al Vittoriano, in corso sino all'8 settembre e di cui ne illustriamo i vari aspetti qui accanto, rivive con le sue idee fondative della Nazione italiana e dello Stato unitario. Gentile fa risalire a Mazzini l'idea di nazione come "coscienza, bisogno interiore, un processo morale, un atto insomma di vita". Il binomio "Pensiero ed Azione", formula che riassume il suo pensiero politico, costituisce l'elemento che identifica la nostra identità nazionale.
Essa si traduce in operosità ed imprenditorialità fondamento del made in Italy, espressione di quella idenità che si ritrova nelle produzioni di eccellenza, nelle bellezze storiche, artistiche, culturali, fattori da preservare e trasmettere per la crescita anche economica della Nazione.Patria e Nazione sono "idee ritrovate" , scrive il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota che accompagna i vari passaggi della Mostra. Idee che sono ora al centro del dibattito politico, storico, culturale e filosofico.
" E' nostro compito – sottolinea - alimentare quel fiume, ed esserne sorgente. Non basta riconoscere ciò che ci tiene uniti, ma è necessario nutrire ogni giorno quel senso di appartenenza a un comune destino. È fondamentale che sia declinato nelle scelte che facciamo quotidianamente, a qualunque livello e in qualunque ruolo. I legami non sono catene, e non ci rendono più deboli. Ci rendono, al contrario, più forti e consentono ad ognuno di noi di riconoscerci parte di qualcosa di più grande. Solo una Nazione consapevole di questa forza- conclude- ha la possibilità di rimanere viva e vitale, è in grado di rigenerarsi e di resistere agli inganni dello sradicamento, dell'omologazione e della disumanizzazione".
Il momento che viviamo richiede di rinverdire la nostra identità in un rinnovato spirito europeo: un bisogno del presente che si incrocia con l'idea di Mazzini. Nel patriota era già vivo un europeismo di avanguardia: un'Europa dei Popoli che non dimentica le tradizioni comuni.
C'è una strategia italiana per garantire una governance responsabile ed inclusiva dell'Intelligenza Artificiale: e' contenuta nel documento curato da un Comitato di esperti con il supporto dell'Agenzia per l'Italia Digitale e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e reso pubblico a poche settimane dall'inizio delle audizioni in Commissione, al Senato, del disegno di legge sull'Intelligenza Artificiale.
Sono trascorsi appena quattro giorni da quando a Pechino la premier Giorgia Meloni ed il presidente cinese Xi Jinping hanno firmato un piano triennale di azione 2024-2027, un accordo volto a rafforzare la cooperazione in vari settori chiave dell'economia dei due Paesi, che arriva l'annuncio in Italia, da parte del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso( anche lui in missione in Cina prima del premier) di due importanti "memorandum d'intesa" con Pechino che rientrano in quel Piano d'azione e che riguardano rispettivamente la cooperazione strategica
"Prendersi cura della base significa curare il territorio" con tale affermazione, Diego Nepi Molineris, direttore generale di Sport e Salute, ha aperto la conferenza stampa a Roma per la presentazione del nuovo programma Rai "Linea Verde illumina", che unisce "Linea Verde", consolidata trasmissione televisiva al progetto "Sport e Salute". "È un programma per rinascere - spiega Nepi -e per rinascere occorre partire dalla base quindi dal territorio" nel quale si nasce e si cresce. Cosi Sport e Salute si arricchisce di un nuovo elemento, il territorio, assumendo ulteriore pregnanza ed incisività nella formazione dei ragazzi.
L'8 ed il 9 giugno anche gli Italiani sono chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento europeo. Da un'indagine di "Altroconsumo" che pubblichiamo in "apertura", emerge, secondo quanto afferma il responsabile relazioni esterne, Federico Cavallo, che esiste "un 52% di voglia di più Europa e sono soprattutto i giovani ad essere più ottimisti e a confidare nelle istituzioni europee" anche se si riscontra "una certa disillusione da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni comunitarie" che suona come un " campanello d'allarme che si aggrava ulteriormente notando come siano le fasce in maggior difficoltà economica ad apparire più critiche".
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