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Un giovane medico siciliano, l'incontro di una donna che lo porta ad assaporare i veleni di un "mondo capovolto" dove l'amore diventa 'soggezione e la prospettiva di un futuro di successo rischia di vanificarsi e soltanto dopo un doloroso e sofferto cammino rinasce perche' riesce a credere in se' stesso, nella sua volontà di potenza, di realizzazione, di creatività. E' il romanzo di una vita si dira?. O e' una vita romanzata? Forse l'uno e l'altra cosa. Giuliano Marchese, al suo primo romanzo d'esordio riesce a far rivivere un percorso letterario già tracciato nel "romanzo storico".
Laddove "storico" e' la realtà, l'ambientazione nella quale si muovono i personaggi che, anche inconsapevolmente, ne sono coinvolti. Liberarsi dalle catene del "proprio ambiente" non e' facile, ma il giovane medico siciliano ha provato a farlo e ci e' riuscito: libero dalle "catene ambientali", nella consapevolezza che quel " mondo capovolto" in cui si e' vissuti per tanto tempo, sarebbe tornato al "posto giusto".
Sicche' anche il luogo che "per tanti anni avevo creduto" – scrive nel 'prologo" l'autore - rappresentasse il simbolo della mia sconfitta, in realta', costringendomi ad andarmene, mi aveva invece offerto la possibilita' non solo di una vita nuova ma di un modo di pensare libero e aldila' delle apparenze".
Allontanarsi da quella "ambientazione" con il suo carico di fiducie tradite, di finzioni spacciate per sentimenti, di omerta' nei confronti della presenza incombrante della criminalita' organizzata, di maldicenze e di tradizioni ma anche di contraddizioni, non era per il giovane medico siciliano un tradimento delle proprie origini, ma una liberazione dalle profonde ed incestuali incrostazioni delle proprie origini.
"Fossi rimasto, probabilmente anch'io – scrive l'autore – come quell'ex collega incontrato poco prima al bar, avrei razzolato tra le chiacchiere piccine e pettegole, senz'altro orizzonte che quello del paese". Segue una lucida confessione che nasce da una profonda convinzione: le radici non gelano mai! "Per quanto ne fossi fuggito – scrive ancora l'autore del "Mondo capovolto" - una parte di quel mondo continuava a vivere dentro di me, nel ricordo delle silenziose carezze di mio padre, negli occhi di mia madre, nell'affetto dello zio Santo, nei giochi di bambino, nei sogni di ragazzo, nel sorriso di una donna che avrebbe dovuto rendermi uomo".
A tutto questo segue l'immagine del volo di un rondone, alla quale l'autore si affida, riuscendoci molto efficacemente, per gridare la sua liberta' riconquistata: liberta' di coscienza, liberta' di pensiero, liberta' nel futuro migliore. "Scorsi a terra – conclude l'autore – un piccolo di rondone che si dibatteva sull'asfalto nell'impossibilità di riprendere il volo. Lo presi fra le mani delicatamente, lo sollevai un po' da terra e con un impeto deciso gli diedi la spinta necessaria per fargli riprendere il volo. Lo osservai nella sua precaria traiettoria verso il cielo azzurro infinito che avevo davanti, il tempo necessario per raggiungere il suo stormo che in alto lo aspettava per accoglierlo. Quel rondone, pensai avrebbe avuto robuste ali per allontanarsi da Antico Maniero ( il luogo dell'ambientazione n.d.r.) e forse un giorno tornarci e da lassu' avrebbe guardato il suo mondo e il mio". E poi, quasi un grido liberatorio: 'Ero libero: finalmente il mondo capovolto in cui avevo vissuto per tanto tempo ritornò al posto giusto"
Giuliano Marchese, Il mondo capovolto, VGS libri, 2023
C'è una strategia italiana per garantire una governance responsabile ed inclusiva dell'Intelligenza Artificiale: e' contenuta nel documento curato da un Comitato di esperti con il supporto dell'Agenzia per l'Italia Digitale e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e reso pubblico a poche settimane dall'inizio delle audizioni in Commissione, al Senato, del disegno di legge sull'Intelligenza Artificiale.
Sono trascorsi appena quattro giorni da quando a Pechino la premier Giorgia Meloni ed il presidente cinese Xi Jinping hanno firmato un piano triennale di azione 2024-2027, un accordo volto a rafforzare la cooperazione in vari settori chiave dell'economia dei due Paesi, che arriva l'annuncio in Italia, da parte del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso( anche lui in missione in Cina prima del premier) di due importanti "memorandum d'intesa" con Pechino che rientrano in quel Piano d'azione e che riguardano rispettivamente la cooperazione strategica
"Prendersi cura della base significa curare il territorio" con tale affermazione, Diego Nepi Molineris, direttore generale di Sport e Salute, ha aperto la conferenza stampa a Roma per la presentazione del nuovo programma Rai "Linea Verde illumina", che unisce "Linea Verde", consolidata trasmissione televisiva al progetto "Sport e Salute". "È un programma per rinascere - spiega Nepi -e per rinascere occorre partire dalla base quindi dal territorio" nel quale si nasce e si cresce. Cosi Sport e Salute si arricchisce di un nuovo elemento, il territorio, assumendo ulteriore pregnanza ed incisività nella formazione dei ragazzi.
Giuseppe Mazzini, il Padre della Patria, immortalato nella tela nei suoi ultimi istanti di vitalità, al centro di una Mostra al Vittoriano, in corso sino all'8 settembre e di cui ne illustriamo i vari aspetti qui accanto, rivive con le sue idee fondative della Nazione italiana e dello Stato unitario. Gentile fa risalire a Mazzini l'idea di nazione come "coscienza, bisogno interiore, un processo morale, un atto insomma di vita". Il binomio "Pensiero ed Azione", formula che riassume il suo pensiero politico, costituisce l'elemento che identifica la nostra identità nazionale.
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