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Le sfide che comporta l'Intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, induce le grandi potenze, come Stati Uniti e Cina, ad incontrarsi per discutere dei rischi legati a questa nuova tecnologia innovativa e pervasiva. I primi colloqui si sono svolti a Ginevra sul controllo dell'uso dell'Ai per evitare incidenti disastrosi ed un potenziale conflitto nella corsa all'uso, anche militare, della nuova tecnologia. Si tratta di uno sforzo esplorativo per cercare di trovare un terreno comune su come l'intelligenza artificiale può essere usata e in quali situazioni potrebbe essere bandita, anche se gli americani chiariscono che le loro politiche sul settore non sono negoziabili.
Connessa con l'Intelligenza artificiale c'è anche la sua "portata economica": le previsioni indicano che l'IA contribuirà significativamente al PIL mondiale, con un impatto maggiore nei paesi tecnologicamente avanzati. Nella corsa globale l'Italia occupa un poco lusinghiero 21º posto e affronta sfide nell'adozione e sviluppo dell'IA, nonostante le eccellenze nella ricerca. Per questo è cruciale investire in ricerca e sviluppo per migliorare la competitività e attrarre talenti.
Le tematiche legate all'intelligenza artificiale saranno anche al centro della riunione del G7 nelle giornate culmine della presidenza italiana, il 13-14-15 giugno prossimo mentre il premier Giorgia Meloni ha preannunciato che ai lavori parteciperà Papa Francesco.
La presidenza italiana del G7 - ha spiegato- "intende valorizzare» il percorso promosso dalla Santa sede sull'intelligenza artificiale (che "in molti, e non a torto, ritengono la più grande sfida antropologica di quest'epoca") "e portarlo all'attenzione degli altri leader in occasione del vertice in Puglia. È la prima volta nella storia che un pontefice partecipa ai lavori del gruppo dei 7 e il Santo Padre lo farà nella sessione "outreach", aperta cioè anche ai Paesi invitati e non solo ai membri del G7. Io sono convinta – ha sottolineato la premier - che la presenza di Sua Santità darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all'intelligenza artificiale. Perché su questo terreno, sul presente e sul futuro di questa tecnologia, si misurerà ancora una volta la nostra capacità - la capacità della comunità internazionale - di fare quello che il 2 ottobre 1979 un altro Papa, san Giovanni Paolo II, ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni unite: L'attività politica, nazionale e internazionale, viene dall'uomo, si esercita mediante l'uomo ed è per l'uomo. Questo sarà sempre il nostro impegno e il nostro cammino".
È un richiamo che porta necessariamente a rivitalizzare il nostro patrimonio culturale umanistico che ci consente di affrontare le sfide presenti e prossime delle nuove tecnologie connesse con l'Intelligenza artificiale con un approccio valutativo che ci rende distanti e distinti, se lo vogliamo, dall'ingranaggio deterministico dell'algoritmo.
Umanizzare l'algoritmo con qualunque tecnologia esso si accompagna, anche in quella dell'intelligenza artificiale. È così che nasce l'IA made in Italy.
C'è una strategia italiana per garantire una governance responsabile ed inclusiva dell'Intelligenza Artificiale: e' contenuta nel documento curato da un Comitato di esperti con il supporto dell'Agenzia per l'Italia Digitale e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale e reso pubblico a poche settimane dall'inizio delle audizioni in Commissione, al Senato, del disegno di legge sull'Intelligenza Artificiale.
Sono trascorsi appena quattro giorni da quando a Pechino la premier Giorgia Meloni ed il presidente cinese Xi Jinping hanno firmato un piano triennale di azione 2024-2027, un accordo volto a rafforzare la cooperazione in vari settori chiave dell'economia dei due Paesi, che arriva l'annuncio in Italia, da parte del ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso( anche lui in missione in Cina prima del premier) di due importanti "memorandum d'intesa" con Pechino che rientrano in quel Piano d'azione e che riguardano rispettivamente la cooperazione strategica
"Prendersi cura della base significa curare il territorio" con tale affermazione, Diego Nepi Molineris, direttore generale di Sport e Salute, ha aperto la conferenza stampa a Roma per la presentazione del nuovo programma Rai "Linea Verde illumina", che unisce "Linea Verde", consolidata trasmissione televisiva al progetto "Sport e Salute". "È un programma per rinascere - spiega Nepi -e per rinascere occorre partire dalla base quindi dal territorio" nel quale si nasce e si cresce. Cosi Sport e Salute si arricchisce di un nuovo elemento, il territorio, assumendo ulteriore pregnanza ed incisività nella formazione dei ragazzi.
Giuseppe Mazzini, il Padre della Patria, immortalato nella tela nei suoi ultimi istanti di vitalità, al centro di una Mostra al Vittoriano, in corso sino all'8 settembre e di cui ne illustriamo i vari aspetti qui accanto, rivive con le sue idee fondative della Nazione italiana e dello Stato unitario. Gentile fa risalire a Mazzini l'idea di nazione come "coscienza, bisogno interiore, un processo morale, un atto insomma di vita". Il binomio "Pensiero ed Azione", formula che riassume il suo pensiero politico, costituisce l'elemento che identifica la nostra identità nazionale.
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